L'isola del tesoro

“L’isola del tesoro” (“Treasure Island”, 1883) è uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi.
La sua storia a base di “pirati e tesori” è stata il modello per innumerevoli libri, film e fumetti sul tema, fino alla recente serie cinematografica disneyana dei “Pirati dei Caraibi”. Le avventurose vicende di Jim Hawkins, un ragazzo coraggioso alle prese con Long John Silver e i suoi temibili compagni, rivivono in questo libro ad alta leggibilità, impreziosito dalle suggestive illustrazioni di Roberta Briatico.

SCHEDA TECNICA:

Titolo: L'isola del tesoro
Autore:
Robert L. Stevenson
Edizione: Integrale
Editore:
Àncora
Collana: Parole in Chiaro
Serie: I classici per tutti

Traduzione a cura di: SociaLibri®
Font: SocialFont®
Illustratore: Roberta Briatico
LeggiRiga®: Si, incluso
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 20 ottobre 2020
Pagine: 340 p., ill. , Brossura
EAN: 9788851423216
Età di lettura: da 8 anni
Prezzo: € 15

ILLUSTRAZIONE:

Ricordo come se fosse ieri quando arrivò a fatica alla porta della locanda, con dietro la sua cassa da marinaio caricata su una carriola: era un uomo alto, forte e imponente, col viso cotto dal sole e un codino incatramato che gli cadeva sulle spalle della sporca giubba blu; le sue mani erano rovinate e coperte da cicatrici, le unghie annerite e rotte e una cicatrice color bianco sporco di una sciabolata gli attraversava la guancia.

Capitolo 1 | pag.9

L'AUTORE:

Robert Louis Balfour Stevenson, nato a Edimburgo il 13 novembre 1850 e morto a Vailima, nelle isole Samoa, il 3 dicembre 1894, è uno dei maggiori scrittori scozzesi, molto grande è la sua produzione in narrativa, poesia e saggistica.
Figlio unico, padre scozzese e madre di origine francese, ebbe, fin dall’infanzia, numerosi problemi di salute che lo portarono a trascorrere lunghi periodi dell’anno nei climi più miti della Francia meridionale.
Dalla sua infanzia si portò sempre caro il ricordo dell’infermiera, Alison Cunningham, detta Cummy, che contribuì a sviluppare la sua fantasia raccontandogli molte storie che non lo facevano dormire e allo stesso tempo lo affascinavano.
Si iscrisse, secondo la tradizione famigliare, alla facoltà di ingegneria dell’università di Edimburgo, ma ben presto la letteratura catturò la sua attenzione. Un breve passaggio alla facoltà di giurisprudenza e poi abbandonare definitivamente gli studi.
Nel 1871 cominciò a collaborare come letterato alla Edinburgh University Magazine e a The Portfolio, da cui si fece pubblicare alcuni saggi.
Durante un viaggio conobbe Fanny Vandegrift, un’americana separata e madre di due figli (Isobel e Lloyd) della quale si innamorò e, nonostante il parere avverso dei genitori, decise di seguirla nel suo viaggio di ritorno in California. I due si sposarono in San Francisco nel 1880.
Ritornato in Europa nel 1880, Stevenson entra in una fase di grande attività creativa che, tenuto conto della sua sempre precarissima salute, sfocia in una produzione davvero ragguardevole sia per mole sia per valore; scrive saggi, novelle e romanzi.
Del 1883 è uno dei suoi romanzi più famosi: L’isola del tesoro. Nel 1886 scrisse il romanzo storico Il ragazzo rapito e Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde.
Accettò l’invito di un editore a scrivere un volume sui mari del Sud e partì, con la famiglia, per una crociera verso la Polinesia francese, Tahiti e le isole Sandwich. La sua salute migliorò in modo così notevole che lui decise di stabilirsi nel Pacifico e, dopo un’ulteriore esplorazione dei vari arcipelaghi e un soggiorno d’alcuni mesi a Honolulu, stabilì la sua dimora a Upolu, la principale delle isole Samoa. Qui visse dal 1890 fino alla morte in un piccolo villaggio che battezzò Vailima. Negli anni conquistò il rispetto e la devozione delle popolazioni locali che lo ribattezzarono Tusitala, ovvero il narratore di storie.

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