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SocialFont® è un font inclusivo ad Alta Leggibilità creato da Stefano Pallis grazie al contributo dell'equipe accreditata da ATS per la certificazione dei DSA del Centro Koinè e testata dal Centro META specializzato nel tutoraggio di BES e DSA.
SocialFont®, perfetto per i dislessici, ottimo per tutti.

L'idea di realizzare un font ad Alta Leggibilità è nata nel 2017. In quel periodo stavo collaborando con il Centro META di Tradate ad un progetto sui libri ad alta leggibilità da utilizzare nel tutoraggio di soggetti con DSA; i libri presenti sul mercato non soddisfacevano a pieno quelle che erano le nostre aspettative, per cui abbiamo cominciato ad elaborare una serie di specifiche che potessero aiutare i nostri ragazzi a leggere in maniera più fluida e veloce. Da quel bisogno è nata l'idea del progetto SociaLibri®, cresciuta giorno per giorno, sulla base delle esperienze dei ragazzi del Centro META; eravamo così immersi nelle prove e nelle comparazioni tra impaginazioni, interlinee, sillabazioni e tempi di lettura, che abbiamo deciso di mettere da parte la creazione del font per concentrarci a pieno sui libri ad alta leggibilità. E' stato un periodo molto impegnativo, durato quasi un anno, dove i risultati ottenuti ci suggerivano che la strada intrapresa era quella giusta; non vedevo l'ora di poter far conoscere a tutti il risultato di quei mesi di lavoro e nel 2018 abbiamo stampato i nostri primi libri ad alta leggibilità con una font olandese e senza illustrazioni. Le vendite dei libri andarono molto bene, e cominciammo a raccogliere feedback, positivi e non, che ci aiutarono a migliorare in maniera esponenziale i nostri libri. A natale del 2018 ho ricevuto in regalo una nuova tavoletta grafica, il biglietto recitava - "Auguri! Adesso disegnaci la font! Team SociaLibri" - era arrivato il momento di dare vita al nostro font ad alta leggibilità...ci ho messo quasi 8 mesi, ma grazie al supporto del Centro Koinè e del Centro META, alla fine è nato SocialFont®.

Pallis Stefano - Responsabile del progetto SociaLibri®

La leggibilità del testo

La leggibilità di un testo dipende da molti fattori, tra questi, alcuni sono legati alla complessità ed all’impaginazione (giustificazione, interlinea, sillabazione). Da questo punto di vista, per indicare la leggibilità in inglese si usa il termine readability.

Prima di essere compreso, un testo deve essere decodificato. Nella fase di decodifica si possono avere difficoltà, a causa di problemi legati alla vista o a deficit delle competenze di letto-scrittura (la dislessia per esempio).
In questi casi, un aiuto alla lettura può venire dall’uso di un carattere con un design particolarmente chiaro, in inglese, ci si riferisce a questa qualità del carattere col termine legibility.

Readability e legibility sono entrambe fondamentali per leggere e comprendere un testo.

TEST DI LETTURA

Qui a fianco potete testare un esperimento molto conosciuto che i ricercatori dell’Università di Cambridge hanno compiuto diversi anni fa per studiare in che modo la mente elabora il linguaggio scritto.

Non importa, in che ordine appaiano le lettere in una parola; è indispensabile, invece, che la prima e l’ultima lettera siano al posto giusto.

Ciò è reso possibile dal fatto che col tempo la lettura diventa un processo automatizzato e non avviene più scomponendo le parole lettera per lettera ma leggendole nella loro interezza. In altre parole, il nostro cervello percepisce lo stimolo visivo (la parola), la elabora e recupera direttamente dalla memoria la traccia che abbiamo di essa – trattandosi di una parola che già conosciamo – e le informazioni relative al suo suono e al suo significato.

LEGGERE

Leggere significa riconoscere ed interpretare un testo scritto in un determinato linguaggio e comprenderne i significati |   comunicare ad alta voce un testo | interpretare segni convenzionali o naturali | interpretare un’opera d’arte, un evento | prelevare dati da una memoria elettronica.

Dal latino "legere" raccogliere, attraverso la locuzione "legere oculis" raccogliere con gli occhi. 

La lettura è il processo che ci permette di recuperare e comprendere informazioni in forma scritta.
La lettura si riferisce alla decifrazione di un elaborato prodotto in una lingua e codificato tramite la scrittura per mezzo di simboli che sono percepiti con la vista, o con il tatto nel caso dell’alfabeto Braille; altri tipi di lettura possono non essere basati sul codice linguistico, come nel caso della partitura musicale o dei pittogrammi.

 

MOVIMENTI OCULARI

Il meccanismo della lettura si basa su in una serie di fissazioni oculari intervallate da movimenti veloci di rifissazione o saccadi. L’occhio non si fissa su ogni singola lettera all’interno delle parole, ma soltanto su alcune, e il cervello ricava l’informazione mancante in base al contesto; questo è possibile perché le lingue umane sono dotate di certe regolarità linguistiche.

Le informazioni derivanti dai movimenti oculari e dalle proiezioni dello scritto sulla retina vengono in pochissimi millisecondi inviate alla corteccia visiva e processate; a loro volta i neuroni della corteccia visiva inviano il segnale elaborato alle aree cerebrali cognitive del riconoscimento, dell’interpretazione, e della memoria, per dare significato a ciò che stiamo leggendo.

GLI ERRORI NELLA LETTURA

In presenza di dislessia, invece, il processo di lettura tarda a diventare automatico. In pratica, i dislessici hanno maggiori difficoltà a leggere le parole nella loro globalità, ma tenderanno sempre a scomporle in pezzi più piccoli.
Gli errori di lettura che compie un dislessico, sono simili, ma più frequenti, rispetto a quelli che possono presentarsi in ogni bambino che comincia a leggere e scrivere.

ROTAZIONI
b per d | d per q | q per p ecc;
 
INVERSIONI
modificazione della sequenza propria delle lettere o parole,
come ad esempio: esduto per seduto;
 
CONFUSIONI
cambio di una lettera per un’altra di fonetica simile:
m e n | b e d | b e p;

per un’altra visivamente simile, ma orientata diversamente:
d-b | p-q | u-n | m-n;

oppure per un’altra che ha un suono simile:
v-f | g-c | b-p | d-t;
 
OMISSIONI
mancanza di una o più lettere:
se per sedia come tavo per tavolo;
 
AGGREGATI
aggiunta di lettere o combinazioni di lettere o ripetizione di lettere o sillabe come: maemma per mamma;
 
CONTAMINAZIONI
una parola o sillaba scritta si confonde con essa dando come risultato una mescolanza d’entrambe: quella pareteeverde per quella parete è verde;
 
DISSOCIAZIONI
frammentazione sbagliata delle sillabe oppure associazione equivoca di parole: mam-mea-ma per mamma mi ama.

LO SCAMBIO PERCETTIVO

E' una alterazione dell'organizzazione spazio-temporale per la quale i soggetti dislessici hanno difficoltà nell'orientamento destra-sinistra, nel riprodurre le strutture ritmiche ed i loro errori nella confusione delle lettere riguardano quelle lettere con la stessa forma ma invertite nello spazio, come in questo esempio, dove lo stesso glifo "d" a seconda di come viene inserito nello spazio, assume 4 differenti significati che rallentano e complicano la decodifica da parte del cervello e quindi la comprensione del testo stesso.

AZZERAMENTO DELLO SCAMBIO PERCETTIVO

Per eliminare il fastidioso scambio percettivo, i caratteri di SocialFont® sono stati disegnati per renderli unici ed evitare che si possano confondere tra loro.

Gli elementi specifici di un font ad alta leggibilità

Gli elementi che caratterizzano un font sono la distanza tra le lettere (crenatura, kerning), la spaziatura tra le parole (tracking), l’occhio (o altezza della x), il contrasto, la presenza di grazie, la lunghezza e la direzione di ascendenti e discendenti.

Un carattere si dice “ad alta leggibilità” quando il suo design ha proprietà tali da rendere il testo chiaro e la lettura fluida.

Tutti i font progettati per essere altamente leggibili si basano su un disegno che cura particolarmente i pesi dei grafemi, la crenatura, la spaziatura, l’ampiezza, la lunghezza e la marcatura di ascendenti e discendenti, la presenza o meno delle grazie.

SocialFont® è un carattere senza grazie (sans serif, detto anche “bastone” o “bastonato”), con una crenatura e una spaziatura ottimali per la lettura.

CRENATURA

Con il termine crenatura (noto anche con il termine inglese kerning) si indica la riduzione dello spazio in eccesso fra coppie specifiche di caratteri, attuata al fine di diminuire spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo.

Una crenatura bilanciata riduce lo spazio bianco in eccesso fra coppie specifiche di lettere evitando così che i grafemi si accavallino e rende armonioso il disegno della parola.

In caso di disturbi specifici legati alle abilità di lettura, è consigliabile eliminare la crenatura e quindi aumentare lo spazio bianco tra i grafemi.

Questa tendenza è stata riconosciuta in una ricerca mirata a verificare l’effetto della spaziatura tra i grafemi nelle prestazioni di lettura di un campione di bambini francesi e italiani.
Dalla ricerca è emerso che la spaziatura delle lettere molto ampia aiuta a leggere perché riduce l’affollamento visivo.

 

SPAZIATURA

Una spaziatura adeguata tra le parole consente una rapida individuazione dell’inizio e della fine di una parola nel testo, lo rende più “arioso” ed accresce le velocità di lettura.
Distanze eccessive tra i grafemi e tra le parole possono invece rallentare la lettura, così come le spaziature molto ridotte.

La spaziatura tra parole deve essere almeno 3,5 volte la spaziatura tra lettere aiutando così ad arginare il problema dell’affollamento visivo.

OCCHIO

Un elemento cruciale per la leggibilità del carattere è l’occhio (cioè l’altezza di lettere come x, a, o, c ecc).
Più l’occhio è ampio più la lettura risulta semplice anche quando il testo è di piccole dimensioni.

Nel font SocialFont®, la dimensione dell’occhio e il rapporto (alto) tra l’occhio e l’ingombro totale del carattere (corpo) sono molto ben definiti e proporzionati.

 

ANCORAGGIO

I caratteri di SocialFont® sono stati disegnati con un apice morbido e la gamba con un taglio netto.

Recenti studi confermano che l'occhio ed il cervello, si abituano ad un font dopo aver letto le prime 2 o 3 pagine.
La soluzione grafica adottata nei glifi di SocialFont®, 
aiuta il lettore ad inserire e mantenere correttamente il testo nello spazio della pagina e soprattutto àncora le singole lettere alla linea di base del testocontribuendo ad una significativa riduzione del fastidioso scambio percettivo.

TABELLA CARATTERI SocialFont®

Il carattere inclusivo ad alta leggibilità SocialFont® è composto da 226 glifi unici in 4 stili differenti:

Regular | Italic | Bold | Bold Italic oltre la Webfont da utilizzare nei siti internet e nelle app.

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Per l’utilizzo del nostro font inclusivo esistono 3 licenze d’uso differenti:

  1. Commerciale (a pagamento);
  2. Enti, Associazioni, Amministrazioni e Cooperative Sociali (a prezzo simbolico);
  3. Scuole e genitori di bambini con DSA (gratuita).

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